vista della ristrutturazione del rifugio nel parco dei 100 laghi

Lo studio per l'ampliamento e ristrutturazione dell'architettura esistente è stato ispirato ai criteri della sostenibilità. Per questo sono stati scelti come materiali il legno, la pietra e per quanto possibile materiali di riciclo. Per il nuovo rifugio viene proposto un progetto fondato sul concetto di riuso delle risorse presenti.

 

Il progetto si basa sulla conservazione del edificio esistente con un rivestimento-isolamento delle murature esistenti ed un nuovo tetto che consenta oltre all'ampliamento anche il riuso dell’acqua meteorica, nonché un migliore isolamento termico visto che è proprio attraverso il tetto che si realizzano le maggiori perdite di calore, di fatto l’aria calda sale verso l’alto.In Europa il 40% del consumo di materie prime, viene utilizzato per l’attività edilizia. La sostenibilità richiede che i materiali di costruzione siano utilizzati il più a lungo possibile. Così dal punto di vista ecologico la demolizione di un edificio dovrebbe essere considerata come l’ultima soluzione possibile, inoltre i lavori di ristrutturazione e risanamento danno ossigeno all’economia regionale poiché sono le aziende locali che di norma si prendono cura del esecuzione di questo tipo di lavori. Questi sono i criteri fondamentali che hanno ispirato il progetto architettonico per la ristrutturazione del Rifugio Lagoni nel parco dei 100 Laghi:

1. COSTRUIRE l'ARCHITETTURA IN MODO COMPATTO

I due tetti attuali vengono sostituiti da un tetto unico con struttura in legno e isolamento di 20 cm (pannelli in fibra di legno 2X10 cm). Il balcone attuale viene rimosso per evitare i ponti termici. Il piano superiore e sottotetto ricavati con l’introduzione della nuova copertura maggiormente inclinata sono realizzati con una struttura in legno con pareti dello spessore di 15 cm ed uno strato di 20 cm di isolamento termico. L’edificio così non appare più come un insieme di volumi ma come un unico volume ben isolato e protetto dai venti invernali. L’involucro esterno viene isolato con pannelli in fibra di legno e rivestito con pannelli in larice di 20 mm. Anche le vetrate appartengono all’involucro termico dell’edificio e quindi sono state sostituite con vetri termoisolanti. Le scale metalliche esterne di accesso all’edificio hanno una propria struttura indipendente e quindi non vengono ancorate alla struttura portante per evitare ponti termici e trasmissioni acustiche.

2. MATERIALI ECOLOGICI

Per la costruzione delle parti nuove dell’edificio si prevede esclusivamente l’utilizzo di materiali ecologici, con struttura in legno e isolamento termico in pannelli in fibra di legno.. Le porte esterne verranno realizzate in legno di larice e quelle interne in legno di quercia. Per la tinteggiatura delle pareti verranno utilizzati colori minerali a base di carbonato di potassio ed acqua.

3. A PROVA D’INVERNO

Nel periodo invernale la ventilazione viene controllata con un sistema di ricambio automatico dell’aria. L’aria esterna una volta entrata dal box per l’aria pulita, viene convogliata in uno scambiatore in controcorrente che vi trasferisce il 90% del calore contenuto nell’aria in uscita. Lo scambiatore di calore è costituito da un tubo 2X4,5 ml di materiale plastico vergato Ø150 mm posto ad una profondità in pendenza di c.a. 1 ml, così l’aria viene riscaldata prima di raggiungere l’impianto di ventilazione. L’aria così riscaldata raggiunge una temperatura di 16,5°C anche nelle giornate più fredde dell’inverno. L’aria di mandata viene immessa nei locali di soggiorno diurno e notturno, sala da pranzo, camere, mentre lo stesso volume d’aria viene aspirato dalla cucina e dai servizi igienici, per essere poi condotta all’esterno passando prima dallo scambiatore di calore.

 

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4. A PROVA D’ESTATE

Con l’aiuto di sistemi passivi vi vuole offrire nella stagione estiva un clima interno molto gradevole. Questo risultato verrà raggiunto con l’ausilio di un involucro esterno multistrato- ventilato e con un sistema di ventilazione interna controllata, ed uno scambiatore di calore. Questo consentirà di avere in estate una temperatura di mandata dell’aria fresca intorno ai 20°C.

5. USO RAZIONALE DELLE RISORSE IDRICHE

A causa del clima particolare con ripetute precipitazioni si è scelto di optare per un sistema che consenta il riuso dell’acqua meteorica. Sono previsti 4 serbatoi con una capacità totale di c.a. 5000 litri posti direttamente sotto la grondaia per poi convogliare per gravità l’acqua raccolta verso i locali igienici.

6. RISCALDAMENTO E PRODUZIONE D’ACQUA CALDA

Per la produzione dell’acqua calda viene utilizzata una caldaia a pellets, per il riscaldamento una stufa a legna nella zona pranzo, una fonte di calore molto amata nei rifugi di montagna. Questa scelta è stata determinata dal fatto che la fine dell’era del petrolio e del gas naturale a basso costo, può essere anche vista come un’occasione per migliorare le condizioni di vita e contribuire alla protezione del nostro pianeta. Oggi per un edificio costruito in modo tradizionale, la spesa media per il riscaldamento di 100mq si aggira attorno ai 1500 euro, per un edificio adeguatamente isolato questa spesa può essere ridotta a 300 euro.

In conclusione l’edificio deve essere avvertito come un edificio nuovo e innovativo, rispettando caratteristiche e proporzioni degli edifici di montagna. Il tetto a falde dà una sensazione di tranquillità e armonia, il legno fa in modo che l’edificio si integri con il paesaggio circostante.

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Dati del progetto:
N. progetto: 084030
Committente/Ente banditore: Parco dei Cento Laghi (Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma)
Luogo: Comune di Corniglio (PR)
Data: Aprile 2008
Gruppo di progettazione: Ivo Buda
Programma: rifugio alpino
Sup. del progetto (esclusi piani interrati): 624mq
Livelli: 1 piano interrato, piano terra+sottotetto 

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